Giornata di sciopero, mercoledì 26 settembre, negli stabilimenti del gruppo Tenaris Dalmine per protestare contro l’irrigidimento dei vertici della multinazionale dell’acciaio nella discussione sulla piattaforma per l’integrativo. La mobilitazione di 8 ore con presidio è stata decisa dai sindacati confederali di categoria dopo il “no” ricevuto a gran parte delle richieste avanzate all’azienda nell’incontro del 3 settembre scorso. “Dopo un contratto integrativo scaduto nel 2014 e i cui vuoti sono sanati con accordi ponte fino alla fine 2017 - ha sottolineato il segretario generale della Uilm di Bergamo-Cremona - è ora di  dare risposte concrete oltre che dal punto di vista economico anche sul piano organizzativo del personale. Chiediamo all’azienda di sedersi al tavolo della trattativa con la volontà, effettiva e reale. di discutere e confrontarsi con Uilm, Fim e Fiom perché, dopo gli anni di riorganizzazione vissuti all’interno del gruppo, i lavoratori meritano una risposta importante che soddisfi le loro aspettative”. I sindacati hanno fatto sapere che, nel caso in cui l’azienda non desse ascolto alla protesta, altre iniziative saranno predisposte per i prossimi mesi.