È stata siglata all’alba di oggi, mercoledì 9 gennaio 2019, l’ipotesi di accordo unitario per il rinnovo del contratto integrativo aziendale dei dipendenti della Tenaris Dalmine, azienda metalmeccanica fra le più importanti sia a livello locale che globale. L’intesa è giunta al termine di una trattativa serrata, protrattasi per più di un anno e scandita, nelle fasi più difficili e delicate della discussione con i vertici della multinazionale, anche da diversi momenti di sciopero. Già nell’ultimo scorcio dell’anno appena concluso, tuttavia, c’erano stati segnali incoraggianti in merito alla conclusione arrivata stamane. “Si tratta - è il commento di Emilio Lollio, segretario territoriale della Uilm di Bergamo-Cremona - di un accordo importante sia per le relazioni sindacali da tempo esistenti all’interno di Tenaris sia per il peso che l’azienda riveste surlo scenario internazionale nel settore della lavorazione speciale di tubi per oil e gas”. Secondo Lollio “siamo di fronte a una buona ipotesi d’intesa che concede poco o nulla all’azienda rispetto a quanto era stato fatto negli accordi precedenti e che porta significativi risultati in relazione agli  incrementi salariali sulle indennità (sabato e domenica, leader, GMB Gru colaggio, pde-mgp ecc…), sull’importo dEl PQP (premio legato alla produttivita’)  e sulla professionalità, con un incremento anche dell’importo di salvaguardia sul PQP stesso. Sulla flessibiltà - aggiunge il segretario - si passa dalle attuali 128 ore biennali a 136 ore con i mantenimento della quota concrdata negli acordi precedenti a 10 euro lordi per ora lavorata in flessibilita’ e l’aggiunta di 1 ora di riduzione di orario ogni giornata lavorata  (8 ore) o riproporzionata all’orario effettivamente svolto. In tema previdenziale, gli iscritti a Cometa usufruiranno di una quota dello 0,2% in aggiunta al 2% gia’ previsto dal CCNL metalmeccanico. Sono quantità economiche  che vanno ad aggiungersi ad un premio già importante”. La delegazione Uilm si dichiarata soddisfatta del risultato raggiunto: ora verranno svolte le assemblee e la parola passerà ai lavoratori che con il loro contributo hanno permesso di ottenere questo risultato